Le storie di Alessandra - Sottomessa.

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view post Posted on 13/8/2012, 04:22

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Più di una persona mi ha chiesto se quelle che scrivo sono storie vere o immaginate: sì, sono autobiografiche, e ho modificato solo qualche piccolo particolare, per rendere le persone non riconoscibili.


Sono tre anni che sono al servizio della Signora, che non ringrazierò mai abbastanza per avermi umiliata, quel giorno lì da lei, e avermi fatto capire chi è che deve obbedire, portandomi a scoprire la mia vocazione da serva, io troppo orgogliosa, che ero andata là con l'insulsa pretesa di darle una 'lezione'. (vedi il precedente racconto: https://levelup.forumcommunity.net/?t=52002764)


Ero accovacciata di fronte a lei, e una volta finito di farle il bidé, la asciugai delicatamente con le labbra, e mi consentì di bere l'acqua tiepida in cui l'avevo lavata.

Qualche volta, nel caso di sbagli particolarmente gravi, dovevo assegnarmi io stessa delle penitenze, come rinunciare al cibo, o ad uscire. In quel momento, stavo eseguendo i miei esercizi di sottomissione, in ginocchio, come al solito - lei diceva che servivano per vincere il mio orgoglio (il mio problema è che sono alta 1.74, tendo a camminare dritta, non ho imparato ad abbassare lo sguardo e, troppe volte, non obbedisco). 'Oggi, potrai cenare con me, Ale', dall'altra camera sentii la sua voce; significava che era soddisfatta di come l'avevo servita in questi giorni, dopo l'ultima punizione che avevo ricevuto, e che avrei potuto anche riprendere a uscire: ero molto emozionata e, istintivamente, anche se lei non mi vedeva, mi inchinai più in avanti. 'Grazie, Signora', dissi rispettosamente, e baciai per terra.

Ero su di giri: ritenere che l'avevo servita bene, dopo tanti errori, mi piaceva; avevo creduto di non esserne capace, anche se lei mi aveva invitato a non mollare, pur non dicendomi nulla. Anche il pensiero di cenare insieme con lei mi faceva sentire curiosa e confusa.
Misi il vestitino nero, con indosso il grembiulino bianco, e in testa la crestina ricamata, controllando più volte che fosse tutto a posto, guardandomi continuamente allo specchio.
Mi diressi quindi nella sala, sapendo che non avrei dovuto dedicarmi alla preparazione, di cui in questi casi si occupava lei personalmente, e mi misi in piedi davanti al mio posto.
Dopo un po' arrivò lei, affascinante - lei che bella non era - in uno dei suoi soliti abitini, di classe nella loro semplicità; lasciai che si accomodasse, dopodiché mi inginocchiai al mio posto, accanto alla sedia che era di lato. La Signora servì entrambe, e quando vidi che impugnò la posate, portai le mani dietro la schiena e cominciai a mangiare anch'io, avvicinando la bocca al piatto; quando ebbi terminato, bevvi il latte, dalla ciotola che stava per terra: era una cosa non facile questa, perché, quando mi consentiva di cenare con lei, la Signora non voleva che lo facessi a quattrozampe - diceva che non era bello che una serva si mettesse così, a tavola, e che mi sporcavo le mani - ma col tempo avevo imparato ad accovacciarmi, fino ad arrivare col viso alla ciotola, quindi lo eseguii senza molta difficoltà; in passato era capitato invece che, nel fare questo, ero scivolata, o avevo rovesciato la ciotola, e più volte ero stata punita: ricordo quella volta che la Signora, non tollerando questa mia incapacità, mi aveva penetrata, seppur con delicatezza.
'Sono contenta di te, Ale', mi disse, invece, questa volta, e, istintivamente, mi avvicinai a lei, che teneva le gambe accavallate, baciandole il piede che era più in alto.

Ritornai nella mia camera, un po' accaldata, per l'eccitazione e per la vergogna.


Alessandra.
 
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renatadel50
view post Posted on 22/1/2013, 10:53




Sto leggendo i tuoi racconti , e devo dire che stuzzicano la mia fantasia , senza nasconderti che mi creano quello stato di eccitazione che tanto mi piace .
Ho 63 anni e sono molto atratta dalle storie nei quali i piedi sono protagonisti , ti invito a leggere i miei e a lasciarmi se vorrai qualche commento , spero di poter conoscere altre tue esperienze ai piedi della tua signora

un caro saluto
Renata
 
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dragonballgt
view post Posted on 8/12/2013, 21:57




Leggendo i tuoi racconti anch'io mi sono reso conto di avere la vocazione del servo e che in questo non c'è nulla di cui vergognarsi. Per me non è difficile vista la mia statura e la piccolezza del mio membro ma all inizio è difficile da accettare. Adesso ho una bellissima padrona che mi fa tenere a posto la sua casa e mi fa stare sempre nudo e non perde mai l'occasione di ridicolizzarmi davanti alle sue amiche.
un abbraccio
Alberto
 
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2 replies since 13/8/2012, 04:22   32309 views
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