La pastorella

« Older   Newer »
  Share  
simonagenova81
view post Posted on 2/1/2013, 22:51




Giulia era una giovane ragazza che viveva sull’Appennino, figlia di contadini aiutava i genitori nei lavori nei campi, nei boschi e nell’allevamento degli animali.
I suoi compiti principali erano: accudire gli animali al pascolo, raccogliere le castagne, tenere pulito il sottobosco e contribuire nella racconta del fieno.
Era 1958 la ragazza stava crescendo, aveva compiuto da un mese quindici anni, il suo corpo era sbocciato, il seno si era fatto prosperoso, il sedere si era sviluppato, i vestiti mettevano in risalto le curve della ragazza.

Quel pomeriggio era salita con le 5 mucche nel castagneto dei Lavaggi, quel bosco rimaneva a due ore di cammino dalla casa di Giulia e a due ore e dieci dal paese.

Seduta si di una pietra la ragazza stava passando il tempo preparando mazzetti di fiori, mentre poco più in basso le mucche pascolavano nel sottobosco verde e fiorito.

Poco lontano si udì una voce: “Buongiorno bella pastora!” Giulia si voltò e vide l’uomo che l’aveva saluta e rispose: “Buongiorno.”

Era un uomo sui 40 anni, la ragazza non lo aveva mai visto, lui si avvicinò alla ragazza e si presentò: “Io sono Alberto, e te bella signorina come ti chiami?”
“Mi chiamo Giulia.” Rispose la ragazza
L’uomo si sedette sulla pietra dove era seduta Giulia e iniziò a parlare con lei.

Più passavano i minuti più Giulia si sentiva imbarazzata dagli sguardi dell’uomo, ad un certo punto Alberto si avvicinò alla ragazza sino a baciarla, le infilò una mano sotto la gonna e scostò le mutande sino a raggiungere le labbra umide e carnose della contadinella.
La fica di Giulia si schiuse sotto le dita avide del ragazzo, un brivido le salì lungo la schiena
La lingua avida del ragazzo cercò la lingua di lei e con le dita della mano sinistra dell’uomo andarono a strizzare i capezzoli della ragazza.
Il ragazzo si abbasso sbottonò i pantaloni, con una mano si prese in mano il membro turgido e con l’altra mano presa la testa di Giulia costringendola ad abbassasi sino a posare la bocca sul pene in erezione.
Giulia era spaventata, intimorita e imbarazzata non aveva mai visto un membro di un uomo e non era mai stata toccata nelle parti intime, l’atteggiamento dell’uomo spaventò Giulia che cercava di farlo smettere,
ma lui sempre più eccitato disse: “Apri la bocca e succhiami il cazzo!”
Alberto con la mano destra stava sempre frugando in mezzo alle gambe di Giulia e le disse: “Dai stronzetta non fare finta di non volere che la tua fica sta morendo dalla voglia di cazzo!”

“Ti prego Alberto smettila mi fai paura, mi fai male!” Disse Giulia piangendo, ma lui non si fermava, anzi si era già sfilato i pantaloni e le mutande, la gonna era stata alzata e il era stato abbassato sulla pancia, lasciando scoperte le grandi mammelle bianche della ragazza.

Alberto butto Giulia schiena a terra e si mise in ginocchio a gambe divaricate portando il suo pene a penetrare la bocca della ragazza,
“Dai si così!” Disse il ragazzo prima di riempire di sperma la gola e la bocca di Giulia.
Dopo di che puntò il pene ancora turgido contro la vagina intonsa della ragazza e inizio a spingere, vincendo le resistenze della ormai stremata Giulia, con un colpo di reni il pene entrò in tutta la sua lunghezza aprendosi la strada nella vagina stretta e sanguinante.
Dopo una lunga penetrazione l’uomo scaricò il suo seme nella vagina della ragazza, rimase fermo sopra alla ragazza per una ventina di minuti, dopo prese la ragazza con la forza la costrinse a girarsi e la mise a quattro zampe, insalivò l'ano della povera Giulia e iniziò una lunga e dolorosa penetrazione.
Quando l'uomo ebbe finito si rivesti sparì per sempre lasciando la giovane donna nuda a terra piengente nella radura.

Nove mesi dopo nacque mia cugina Maria

Simona A.
 
Top
misentomenomato
view post Posted on 17/6/2014, 21:46




Spero abbia avuto la forza di ricondurre a casa le mucche almeno...
 
Top
1 replies since 2/1/2013, 22:51   15924 views
  Share