Pompino fantasma

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Rosa Bulgari
view post Posted on 8/12/2015, 12:32




In ogni angolo del mondo esistono delle leggende urbane, storie strane che possono essere di paura, di fantasia, divertenti…insomma delle storie che come tutte le altre, possono sempre avere un fondo di verita’ nascosta. Nel quartiere dove abitavo io, ad esempio, ci stava la leggenda del parcheggio. La leggenda narra di un parcheggio fuori dal comune, dove uomini si recano, per ricevere dei pompini da entita’ particolari.
Il parcheggio in questione, era situato a pochi chilometri dalla palazzina dove lavoravo come tecnico informatico, lavoro che mi ha anche aiutato a fare una degna ricerca sull’argomento. In pratica era vero che gli uomini che si recavano li, ricevevano dei gloriosi pompini, ma era anche vero che alcuni di loro ammettevano la presenza di puttane in quel parcheggio. Spinto dalla curiosita’, decisi un bel giorno di recarmi al famoso parcheggio, verso la sera tardi, sperando di non incontrare nessuno. Quel giorno passai tutto il tempo a lavoro controllando l’orologio, sperando che il tempo passasse in fretta per recarmi nel parcheggio. La segretaria del principale, una gnocca da paura, mi aveva fatto arrapare, con quel pennarello che infilava ripetutamente tra le sue labbra, coperte da un rossetto rosso vivo e quindi, un glorioso pompino, sarebbe anche stato ideale.
Arrivai al parcheggio che erano cira ler nove di sera, portando con me anche un panino e una boccetta d’acqua, in caso l’attesa di vedere qualche fenomeno sarebbe stata lunga. Ero fortunatamente solo. Lasciai la macchina in uno dei tanti posti vuoti del parcheggio e rimasi in attesa. Mentre stavo per affondare i denti nel panino, preso dalla fame, ecco che una risatina femminile si fece eco, dalla parte opposta del parcheggio, avvicinandosi sempre di piu’ verso la mia macchina. Mentre osservavo, sperando di vedere la proprietaria di quella risatina, notai che avevo l’erezione piu’ grossa che abbia mai avuto, avevo l’impressione che il cazzo mi sarebbe volato via da quanto era dritto e tirato. Slacciai il pantalone facendolo uscire, mentre la risatina femminile, aveva raggiunto la mia macchina facendomi sobbalzare.
Rimasi immobile ed in silenzio, con il mio cazzo dritto come un siluro, quando improvvisamente, una forte sensazione di benessere, esplose dentro di me. L’eccitazione e la voglia esplodevano in me, avendo la sensazione di essere spompinato, solamente che il mio cazzo era li e nessuno lo stava toccando. Sentivo pero’ che il mio cazzo veniva risucchiato, leccato su e giu’ per la grossa vena sul tronco. Mi lascia andare in quello stato di goduria chiudendo gli occhi e immaginando quella puttanella della segretaria del principale, che al posto del pennarello, faceva scivolare tra quelle labbra da bocchinara il mio cazzo duro. Mi lasciai andare di peso sul sedile, con la testa appoggiata e l’espressione piu’ beata che abbia mai avuto, immagginando la segretaria a pecora, che sotto il mio tavolo, mi risucchiava ...

[CONTINUA A LEGGERE IL RACCONTO EROTICO]
 
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