Seduta al pc, scambio qualche parola con una persona che da
qualche giorno mi intriga sessualmente, visto che non accade
spesso me lo gusto in ogni sua sfumatura. Quando mio marito
mi chiede qualcosa sono frettolosa nel rispondere ed evidentemente
la cosa lo incuriosisce e mi inzia a gironzolare attorno per comprendere
cosa mi distrae. Ha capito che chiudo delle finestre, quindi
si mette dietro di me in piedi e finge di guardare la televisione.
Appena ho un attimo dove son di nuovo sola davanti al monitor, pur se
a malincuore avviso che chiudo e spengo tutto.
Le nostre figlie sono già in camera da un po’, forse dormono, mi sembra
pure strano visto che sua figlia ogni volta che dorme da noi non prende
mai sonno facilmente, ma oggi per lei è stata una giornata particolarmente
piena di imepgni e può essere pure che sia crollata.
Mi cambio, con l’intenzione di andarmene a dormire, non ho voglia
di vedere la tivù, nemmeno leggere e l’unica cosa che davvero mi sarebbe
andata ho dovuto spegnerla proprio quando iniziava a scaldare la mia
parte di donna passionale e se vogliamo pure perversa. Entro in camera,
lui dovrebbe visto il tempo che mi sono trattenuta in bagno essere
già da un po’ sotto le coperte, invece lo sento dietro le spalle, chiude
la porta e non contento da persino un giro di chiave. Spegne la luce e accende
la lucetta rossa che è sul comò. Poi si avvicina e inizia a toccarmi, mentre lo
fa mi sussurra che avrebbe preferito non mi fossi lavata la parte intima.
La sua bocca mi susurra un sacco di cose, tra queste che mentre ero al
pc all’improvviso avevo cambiato espressione. Non mi permette di dire nulla,
mi dice solo che l’espressione da maiala che vedeva lo ha portato a desiderarmi
e che ora vuol giocare con me. Mi invita a mettere un completino leopardato
che mi ha regalato qualche settimana addietro, dice che se metterò le calze a
rete lo ecciterebbe ancor di più. Mentre indosso quel che mi ha chiesto, dalla mia
scarpiera sceglie un paio di zatteroni che uso rararmente perchè troppo
volgari. A in testa qualcosa, ma ancora non mi è facile capire cosa.
Salgo sui trampoli e vado verso lui come mi chiede. Mi guida sul lettone,
mi fa mettere a quattro zampe, prende un polso e lo lega alla ringhiera del letto,
e poi lega l’altro. Non amo mi si leghi se non sono già partita di testa, lui lo sa,
lo sa benissimo, quindi cosa voglia fare lo comprendo sempre meno. Si alza e
mette la lampadina rossa per terra, davanti alla ringhiera del letto, la posizona
in modo che rifletta contro lo specchio che ho davanti. Insomma il mio viso
è in primo piano di riflesso. Mi fa indietreggiare con le ginocchia,
le mie braccia sono tese, in asse con la mia schiena. Chiedo cosa vuole fare,
ma non mi risponde e continua a frugare nella cassapanca dove teniamo i
gioci per adulti che abbiamo comprato durante i vari anni della nostra convivenza.
Sale sul letto e si siede dietro me, ha messo dei cuscini sotto al sedere per
riuscirmi a guardare il viso allo specchio. Non è ancora contento, scende dal letto
e blocca pure i miei piedi. Non mi eccita tutto questo, non so perchè ma non
riesco a lasciarmi andare. Mi ripete che avrebbe voluto non mi lavassi, lo fa
mentre mi passa sull’intimo un frustino,
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